Ben arrivata primavera! Auguri a tutte le bambine!

Ben arrivata primavera! Auguri a tutte le bambine!

21 marzo, finalmente è arrivata la primavera!

Marzo per me è un mese speciale, la natura incomincia a rinascere, le giornate si fanno tiepide e i primi fiori ci inebriano dei loro profumi e colori. passeggiando al parco con Fusà ( la mia piccola chien) circondata da tutti gli alberi in fiore, dai bellissimi colori rosa, mi è venuta voglia di  approfondire l’argomento della primavera  curiosando sul web e voglio condividere con voi queste pillole di storia.

Il 21 Marzo è convenzionalmente considerato il primo giorno di primavera, per noi occidentali questi momenti dell’anno non rivestono grande importanza, passando nella maggior parte dei casi inosservati,  ma in tempi più remoti, in tutte le civiltà antiche di Oriente e di Occidente, il ciclo dell’anno col passaggio delle stagioni veniva celebrato da tutti i membri della comunità  con riti, celebrazioni e feste che si protraevano anche per parecchi giorni.  Erano riti che celebravano momenti importanti dell’anno legati principalmente alle attività agricole di semina e raccolto, ma che celebravano soprattutto l’unità inscindibile tra uomo e natura,  quasi un’identificazione con essa, o almeno uno spirito di collaborazione con essa che noi, in questa epoca di ben altri usi abbiamo perduto – non definitivamente, ci piace credere e sperare.

Erano questi, per i popoli antichi, momenti di grande rilevanza, che segnavano il passaggio delle stagioni, l’allungarsi e l’accorciarsi della presenza della luce solare o del buio, influenzando non solo la Natura, ma anche lo stesso organismo umano e la sua psiche, e che hanno tuttora effetto su di noi a livello psico-fisico, anche se, figli di un’epoca esageratamente distratta, non ce ne accorgiamo più. Abbiamo testimonianze di riti e feste stagionali durante solstizi ed equinozi già a partire dal Neolitico, in un’epoca compresa tra i 6000 e gli 8000 anni fa, soprattutto nei resti di costruzioni particolari come i monumenti monolitici, i circoli in pietra, alcuni complessi funerari e camere a corridoi, che erano allineati col sorgere ed il tramontare del sole in occasione di solstizi ed equinozi.

Anche la civiltà Egizia, centrata sul culto del dio sole, RA, creatore e governatore del mondo, che veniva venerato sia a livello mitologico sia come fenomeno quotidiano seguì lo stesso precetto di allineare templi e costruzioni sacre al levarsi e al tramontare del sole in quei momenti dell’anno. La stessa cosa avveniva tra gli Assiri e i Babilonesi , i quali davano grande importanza agli equinozi: la festività babilonese più importante era il nuovo anno, l’Akitu, che cadeva in corrispondenza dell’Equinozio di primavera. Durante questa festività, che durava 12 giorni, il re, in qualità di figlio del divino, rigenerava e sincronizzava i ritmi della natura, del cosmo e della società umana. Lo stesso tempio di Salomone a Gerusalemme era orientato verso il sorgere del sole dell’Equinozio di Primavera.

Nella città di Teotihuacan, in Messico, una delle città più grandi dell’America precolombiana, vi sono testimonianze delle stesse tradizioni, così come nelle città dei Maya e degli Inca. Sul versante dell’Estremo Oriente, in Cina, già dall’epoca della dinastia Shang abbiamo l’evidenza che l’anno fosse diviso in quarti,distinti da equinozi e solstizi, e in Giappone l’equinozio di primavera è la festa nazionale Higan, che è l’inizio di una manifestazione buddista che celebra la natura e tutte le cose viventi. Anche in India si celebrano i passaggi delle stagioni con feste e rituali,i puja.

In Cambogia l’anno nuovo , Chaul Chham coincide con l’equinozio di primavera e si celebra con tre giorni di astensione da tutte le normali attività. Molti sono i miti legati all’equinozio di primavera. Tra i Fenici ed i Greci ad esempio, il mito raccontava di come Adone, un fanciullo bellissimo, amato e conteso da Afrodite e Persefone, dee rispettivamente dell’amore e della morte  fu ucciso in un bosco da Ares ingelosito, sotto forma di cinghiale, e che la sua morte diede inizio alla primavera; mito che corrisponde a quello del culto di Diana a Nemi e a quelli del dio cervo di origine celtica, la cui morte è la condizione assoluta per la rinascita della natura che avviene in primavera.

Per i popoli antichi la primavera era non solo la rinascita della natura in tutto il suo lussureggiante splendore, ma coincideva anche con il momento della semina e portava quindi già la promessa del raccolto e dell’abbondanza, ed era quindi collegata ai riti e ai culti di fertilità.  Erano momenti in cui non solo la natura si rinnovava ma anche il corpo umano si rigenerava e infatti a queste festività si affiancavano riti di purificazione come digiuni, purghe, confessione ed assoluzione di peccati ed altro; testimoni di un legame molto stretto uomo-natura, della consapevolezza che l’essere umano è parte integrante della natura ed è regolato dalle stesse leggi, ma anche di una visione più sacra e magica della vita sulla terra e del rapporto Uomo-Natura, Uomo-Cosmo, dove Natura e Terra non sono terre vergini da sfruttare a nostro piacimento ma sono incarnazioni di divinità, di magiche e potenti creature, o comunque luoghi in cui questi risiedono. Visione quanto mai lontana dalla nostra, basata invece sullo sfruttamento forsennato e sulla distruzione ingiustificata di ogni equilibrio naturale.

Nel calendario celtico invece, proprio il 21 Marzo, si festeggia Ostara, detta anche Eostre o Eostar. La festa è di origine germanica, infatti prende il nome da quello della dea Eoste, patrona della fertilità. Il culto della divinità si diffuse in tutta l’Europa. In Grecia prese il nome di Estia, mentre a Roma e in seguito in tutto l’impero romano venne con il nome di Vesta, e al suo culto fu dedicato l’ordine sacerdotale delle vergini Vestali. La festa di Ostara celebra la rigenerazione della natura e la rinascita della vita, coincidente con l’equinozio di primavera. Nell’antichità, per l’occasione, le Vestali celebravano un particolare rito che prevedeva l’accensione di un cero (che venne in seguito assimilato dalla tradizione cristiana) simboleggiante la fiamma eterna dell’esistenza. Il cero, all’interno dei templi dedicati alla dea, veniva spento solo all’alba del giorno seguente.

Durante la festività venivano celebrati rituali ierogamici (che simboleggiano cioè l’accoppiamento di due divinità o di un dio con un mortale), anche oggi ripresi da alcune correnti del Neopaganesimo, e in particolare da alcuni gruppi wiccani, durante i quali la rinascita della vita veniva esaltata e sacralizzata attraverso l’unione sessuale. I popoli anglo-sassoni chiamavano il mese lunare corrispondente all’incirca al nostro aprile, Eostre-monath, e in questo periodo celebravano feste in onore della dea Eostre associata a vari aspetti connessi col rinnovarsi della vita quali la primavera, la fertilità e la lepre (per la velocità con cui prolifica).

Con la diffusione del Cristianesimo la festa di Ostara venne assimilata dalla Pasqua, la cui data di celebrazione cade presso il primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera. La nuova festa cristiana, ancora priva di un nome, in certe lingue assimilò anche la nomenclatura della vecchia festa. Ancora oggi, infatti, in inglese la Pasqua è chiamata Easter, e in tedesco Ostern. Anche parecchi elementi della tradizione antica furono inglobati dalla festa cristiana. Tra questi il coniglio pasquale, simbolo di fertilità e prosperità e l’uovo, simbolo dell’embrione primordiale da cui scaturisce l’esistenza. Tratto da www.ecocastelli.it

cherry blossoms at yoshinoyama ViacalimalaHanami (‪花見? letteralmente “ammirare i fiori”) è un termine giapponese che si riferisce alla tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi, i cui fiori si chiamano sakura.La varietà di questi alberi di ciliegio, usati a scopo ornamentale, si chiama prunus × yedoensis conosciuta anche con il nome somei yoshino.

Questa tradizione, antica di più di un millennio, è ancora molto sentita in Giappone, tanto da provocare anche vere e proprie migrazioni di milioni di giapponesi dalle loro città verso le sessanta località più famose del Paese; ci sono inoltre le previsioni per la fioritura, come quelle meteorologiche, per sapere esattamente quando comincia la fioritura e fino a quanto dura. Lo spettacolo dei sakura in fiore occupa gran parte della primavera e si può ammirare da inizio aprile (nel sud dell’isola di Honshu) fino a metà maggio (nella settentrionale Hokkaidō).

Al giorno d’oggi la festa consiste, oltre che nell’ammirare la fioritura, nel consumare un sostanzioso picnic, spesso a base di sushi con birra e sake  abbondanza, all’ombra degli alberi fioriti.[1]

I festeggiamenti continuano anche durante la notte, dove l’hanami cambia nome in yozakura (‪夜桜? letteralmente “la notte del ciliegio”) e i sakura vengono illuminati appositamente con delle luci.

Il fiore del ciliegio, la sua delicatezza, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita, della bellezza dell’esistenza. Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Hanami

In Giappone ricorre anche  la festività dello Hinamatsuri, il 3’ giorno del 3’ mese, Festa delle Bambole o Festa delle Bambine. Si tratta di una ricorrenza che affonda le sue radici nell’epoca Heian: la credenza vuole che le bambole si portino via malasorte e spiriti maligni, favorendo la crescita e la salute delle bambine.

I giapponesi espongono delle bambole tradizionali che rappresentano la famiglia imperiale sullo hinadan, un espositore a sette piani ricoperto di tessuto rosso.

bambole viacalimala margherita bratti shibori

Anch’io voglio festeggiare la Festa delle Bambine è così ho creato delle piccole spille con tessuti pregiati in seta a forma di manichino, una forma che ricorda la sagoma delle bambole, le trovate in vendita nel mio laboratorio.

Ben arrivata primavera! Auguri a tutte le bambine!

Margherita

Ben arrivata primavera! Auguri a tutte le bambine! ultima modifica: 2017-03-21T19:12:29+01:00 da Margherita Bratti
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Margherita Bratti

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